È una particolare tecnica di esplorazione di sé e del proprio vissuto utilizzata in diversi campi.
Nella scrittura espressiva l'espressione emotiva, unita alla riflessione sull'esperienza, favorisce effetti benefici sulla salute fisica e psicologica della persona.
Diversi studi e ricerche in psicosomatica e in psicologia della salute hanno evidenziato gli effetti positivi della scrittura espressiva nell'adattamento agli eventi stressanti e traumatici e nella prevenzione di problemi di natura fisica e psicologica collegati allo stress.
La scrittura influisce sul modo in cui le persone pensano al trauma, alle loro emozioni e a se stesse in quanto permette la rielaborazione dell'esperienza sia a livello emotivo che cognitivo, attraverso il pensiero.
Il potere della scrittura, quindi, non è dovuto alla mera espressione emotiva, intesa come sfogo catartico o liberatorio.
Secondo alcuni studiosi esistono rischi connessi all'inibizione. Essi parlano di inibizione attiva, ovvero quel processo in cui le persone si trattengono o si sforzano di non pensare, sentire, agire.
Questa inibizione comporta un lavoro fisiologico del corpo che influisce sulla salute fisica a lungo termine, come stressor cumulativo, aumentando la probabilità di ammalarsi o di sviluppare problemi fisici e psicologici associati allo stress.
L'inibizione attiva può essere considerata uno dei molti stressor generali che agiscono sulla mente e sul corpo. Ovviamente, più lo sforzo di inibizione è intenso, tanto maggiore è la sollecitazione dell'organismo.
L'inibizione attiva comporta modalità disfunzionali del pensiero.
La scrittura e la parola consentono una rielaborazione dell'esperienza, una migliore comprensione e quindi la sua integrazione.
Scrivere favorisce l'autoconsapevolezza, la crescita personale e migliora le relazioni con gli altri.
Scrivere permette soprattutto il dialogo con se stessi (Demetrio, 2008) ed è necessario, soprattutto nel nostro tempo, sapere chi si è, accettarsi per poi accettare l'altro.
"Dedicarsi alla scrittura significa, in ultima analisi, occuparsi della propria esistenza nella sua interezza" (N. Golberg)